progetti

PIANTA GRANI
grani
Il Progetto: PIANTA GRANI e’ un esperienza di semina collettiva di mais, un idea nata all’ interno del movimento/connettivo/federazione Zollenomadi, da alcuni compagni che, essendo allevatori, hanno avvertito la necessita di nutrire i propri animali con cibo sano e genuino. Il progetto ha poi allargato gli orizzonti dando spazio anche a chi voleva coltivare i grani per la propria alimentazione, o cmq per avere della buona Materia Prima nel nostro circuito. L’idea di coltivare Mais si e’ allargata, inoltre, ad altri tipi di grani quali Orzo, Miglio, Lino, anche se al momento la concentrazione è solo sul primo. Si deve ancora fare molta ricerca per quanto rigurada una corretta alimentazione per polli, e quindi su cosa piantare, o smplicemente c’è da fare esperienza per capire tempi e modalita di coltivazione di altri tipi di Grani.
Dunque Il progetto e’ partito con la ricerca di antiche semenze di grano tenero che abbiamo piantato, ognuno secondo le proprie possibilità, e che una volta arrivate a maturazione saranno servite per la moltiplicazione del seme. Ci siamo dati come obiettivo la quota di 25Kg di semenza. Che è, a grandi linee, il quantitativo che serve per piantare un campo di 1 Ha. Il terreno su cui si svilupperà il prog. si trova a Colle Cocomero, tra Valmontone e Genazzano in uno splendido contesto collinare, in piena campagna e soprattutto lontano da fonti di inquinamento. La zona e’ assolata e allo stesso tempo con presenza di acqua nel sottosuolo, tanto che non lontano dal campo, in inverno, si forma un laghetto naturale, indice di falde alte.
to be continued…

TUTTI GIU PER TERRA
SCUOLA
Premessa: In una realtà rurale come quella dei Monti Prenestini e dell’Alta Valle del Sacco si assiste ad un progressivo quanto, almeno sembra, inesorabile abbandono del territorio, con conseguente disaffezione da parte delle giovani generazioni per le coltivazioni e per la cura dell’ambiente.
L’idea alla base del presente progetto è di riavvicinare bambine/i ed adolescenti alla consapevolezza dei cicli naturali attraverso interventi mirati nelle scuole che vanno dalla semina alla raccolta, dalla propagazione per talea alla piantumazione di aiuole, seguiti da professionisti del settore, insieme a seminari e lezioni specifiche e a visite nelle aziende.

Il progetto:Integrare la formazione scolastica “ufficiale” con un progetto centrato sulla riscoperta dei cicli biologici dei vegetali dalla semina alla raccolta tramite un lavoro manuale collettivo, oltre che riavvicinare bambine/i e ragazze/i a pratiche date per scontate solo pochi decenni orsono, può avere un ruolo importante nel superamento del disagio scolastico di alunne/i che si trovino a dover affrontare problematiche sempre più pressanti quali il bullismo, il razzismo o la dipendenza da videogiochi e varie realtà virtuali, favorendo l’integrazione e la conoscenza reciproca, al di fuori di quei meccanismi di competitività che a volte si innescano dietro i banchi; inoltre, la cura degli spazi verdi che si trovano all’interno degli edifici scolastici può favorire la responsabilizzazione di alunne/i nei confronti delle strutture in cui passano e passeranno gli anni che vanno dall’infanzia all’adolescenza.

Le attività:Le attività potranno svolgersi sia in orario curricolare, ad es. nelle ore di Scienze con l’accordo del docente, sia in orario extrascolastico, compatibilmente con le esigenze delle singole scuole.

Nello specifico, si propongono i seguenti interventi:

semenzaio e messa a dimora di orticole utilizzando semi contadini e antichi
semina di grano
propagazione per talea
visita guidata nelle aziende coinvolte nel progetto
produzione di humus con lombricocompostaggio
seminari e/o lezioni su raccolta e conservazione dei semi
creazione di ambienti favorevoli all’insediamento di avifauna e insetti utili per il contenimento dei parassiti

Per la realizzazione di quanto proposto si ritiene necessario uno spazio di circa 70mq.

Destinatari:Alunne/i delle scuole di ogni ordine e grado del territorio compreso fra i Monti Prenestini e l’Alta Valle del Sacco

Obiettivi:Stimolare bambine/i ed adolescenti, attraverso il gioco del semenzaio, della messa a dimora e della raccolta dei frutti, ad entrare nel meccanismo del ciclo vitale dei vegetali e della sua importanza nell’alimentazione
Apprendere nozioni pratiche e tecniche colturali che possano indurre le/i partecipanti al progetto a riproporre le stesse al di fuori dell’ambiente scolastico in un’ottica di produzione, anche a livello familiare, di alimenti “sani”
Evidenziare l’importanza dell’adattamento ai diversi ambienti delle sementi, attraverso la raccolta e la conservazione per la riproduzione nelle stagioni successive
Coinvolgere le/i giovani sia in orario scolastico che extrascolastico in un lavoro manuale di gruppo creando opportunità di “impegno” e socializzazione
Coinvolgere alunne ed alunni nella cura dell’ambiente scolastico, ove siano presenti spazi verdi che lo permettano

Fasi operative:Il progetto prevede una fase iniziale in cui, d’accordo coi docenti interessati, si proceda alla definizione degli interventi, alla disponibilità degli spazi e alla tempistica, proponendo agli insegnanti di scienze di integrare la propria programmazione con le attività proposte. Dopodichè si procederà, con opportuna pianificazione, alla realizzazione vera e propria degli interventi concordati.

Risultati attesi:Conoscenza e consapevolezza negli adolescenti del rispetto e salvaguardia del territorio in cui vivono
Consapevolezza della necessità di produrre alimenti sani, sia per chi li consuma che per l’ambiente in cui vengono coltivati
Capacità di “esportare” all’esterno quanto appreso per dare vita ad un proprio orto

I formatori coinvolti propongono la propria partecipazione alla festa di fine anno dell’ITIS G. Boole tramite la somministrazione di alimenti realizzati con prodotti ottenuti con le tecniche contemplate nel progetto.

Durata:da Settembre 2014 a Giugno 2015

LO SPACCIO – GASS
LocandinaWEB
Nato dal progetto GASS (Gruppo di Acquisto e Scambio Solidale) del collettivo ZOLLENOMADI, lo SPACCIO è uno spazio sociale, un punto di incontro per costruire una rete di scambio di generi alimentari e non solo, un mezzo per aggirare le maglie della distribuzione convenzionale, un posto dove sperimentare diversi tipi di relazioni e per sviluppare una coscienza collettiva per la difesa del territorio.