Genuino Clandestino a Roma il 16\17\18 MaggioANOMALIE CONTADINE CONTRO ED OLTRE LO STATO PRESENTE DELLE COSE

La tre giorni d’incontri, tavoli di lavoro, scambio di idee e prodotti contadini ed artigiani, convivialità, teatro musica si è conclusa con un primo bilancio di positività sia per i numeri dei partecipanti sia per la qualità dei dibattiti e della proposte.
Quest’incontro lo riteniamo particolarmente significativo. Abbiamo avvertito un salto di qualità. Come dichiara un nostro manifesto :
“ Genuino Clandestino nasce nel 2010 come una campagna di comunicazione per denunciare un insieme di norme ingiuste che, equiparando i cibi contadini trasformati a quelli delle grandi industrie alimentari, li ha resi fuorilegge. Per questo rivendica fin dalle sue origini la libera trasformazione dei cibi contadini, restituendo un diritto espropriato dal sistema neoliberista.”

Si è partiti dalle necessità di resistenza delle singolarità e delle situazioni rurali. Ci si è coordinat* a partire da momenti di organizzazione territoriale ( Campi Aperti nel centro\N , terra\TERRA nel centritalia, ‘ A RAGNATELA nel centro\S. In questi quattro anni si sono sviluppati incontri, manifestazioni, dibattiti internazionali, approfondimenti che hanno permesso di chiarire metodi e meriti di una percorso di liberazione dal dominio e dallo sfruttamento. Dalla tirannia degli stati e del lavoro salariato. Lungo la strada abbiamo incontrato molte altre “ terre in rivolta” e rivolta terra! Nella tre giorni di Roma si è evidenziata la possibilità di affiancare alla resistenza i progetti in via di condivisione, restituendo le analisi alle realtà territoriali, ascoltando le reazioni ed i supplementi di dibattito, costruendo i percorsi e le pratiche condivise.
Certo, la scelta di un incontro nazionale di Maggio è stata penalizzante in quanto è un periodo di forte impegno nelle attività agricole. I risultati sono stati comunque confortanti : centinaia di persone nei tavoli di lavoro e nelle assemblee, migliaia nei diversi eventi della tre giorni. Con le decine di situazioni che in questi anni si sono aggregate.
I tavoli hanno evidenziato i diversi temi e problemi ( alleanze tra le lotte di campagna e quelle di città; come rideterminare i territori; le minacce globali all’agricoltura : dai trattati e regolamenti internazionali alla grandi opere come expo 2015; le vecchie e nuove resistenze contadine; gli ogm e la biodiversità; il lavoro bracciantile; l’allevamento nell’agricoltura contadina) ed una loro sintesi articolata sarà disponibile a breve. Ovviamente le posizioni non sono state univoche. Si è sviluppato un dibattito franco che ha evidenziato la tendenza generale a percorsi che favoriscono il protagonismo delle individualità e situazioni locali, le pratiche di autogestione, il rifiuto di scorciatoie politiciste e spettacolari,l’uso eventuale di vertenze nel rifiuto del vertenzialismo, le pratiche del mutuo appoggio, l’attenzione condivisa e partecipata agli eventi dei\nei territori. Verso l’autorganizzazione del lavoro bracciantile, nelle lotte e nella cooperazione sociale. Si viaggia verso la condivisione di una cassa di resistenza e si ha una convergenza operativa su alcuni temi, a partire da quello che a giugno ci vedrà intervenire collettivamente a Mondeggi (FI). La “fattoria senza padroni”, esperimento collettivo contro la vendita delle terre pubbliche, rilancia articolando un incontro per i giorni 27\28\29 giugno dove ci si confronterà anche su casa, lavoro, rifiuti,salute. Si discuterà di sinergie con le situazioni e movimenti urbani. Di lotte ed alleanze .
Si è concordato di dare informazione sulle diverse lotte e presenze nei territori facendole diventare iniziative condivise ,mantenendo la centralità e l’autogestione dei territori stessi ( a Milano per l’expo, in Friuli per le coltivazioni ogm) .
E’ stato redatto un comunicato di solidarietà ai compa* del Chapas (Mexico) a seguito del brutale assassinio del compagno Luis Solis Lopez “ Galeano”, contadino e zapatista, infamia realizzata dai paramilitari legati al governo locale e federale..
È difficile sintetizzare tre giorni ricchi e piacevoli. Chiudo rimandando ad altri scritti, scrivendo il finale di un manifesto di genuino clandestino che evidenzia le nostre modalità di collegare conflitto sociale e progetti di liberazione. Ulteriori notizie delle collettività in lotta per l’autodeterminazione alimentare le trovate nei blog di genuino clandestino, terraTERRA, campi aperti, ‘a ragnatela e molti altri da cercare, tra cui a giorni quello di zollenomadi (resistenze contadine della valle del Sacco e dell’Aniene).
“Genuino Clandestino è un movimento con un’identità volutamente indefinita. Al suo interno convivono singoli e comunità in costruzione, è aperto a tutt*, diffida di gerarchie e portavoce e non richiede nessun permesso di soggiorno o diritto di cittadinanza; è fiero di essere Clandestino e porterà avanti le sue lotte e la sua esistenza con o senza il consenso della Legge.
Chiunque si riconosca nei principi di questo manifesto potrà divulgare e usare lo stesso per rivendicare le proprie azioni.
Genuino Clandestino è un movimento antirazzista, antifascista e antisessista”
bak